Inizio a giocare a pallone a sette anni nella squadra “Armando Picchi” di Livorno, la città dove ho vissuto per tutta l’infanzia e l’adolescenza.
Gli esordi tra i pulcini come terzino e poi anni di tornei giovanili come infaticabile mediano di spinta. A dodici anni il quotidiano locale mi segnala come un “ promettente centrocampista”
La solita garetta di corsa campestre della scuola mi porta, all’età di tredici anni, a disputare le finali nazionali raggiungendo un buon piazzamento: i tecnici della Uisp Livorno mi convincono ad allenarmi nel mezzofondo e così abbandono il poco sereno ambiente del calcio per iniziare a macinare chilometri su chilometri al giorno. In due anni segno ottimi tempi sulle distanze dei 1.000 e 2.000 metri diventando campione provinciale di categoria.
Questa è la formazione di assalto della squadra di pallavolo del Liceo Classico Niccolini - Guerrazzi di Livorno partecipante ai campionati studenteschi del 1972: Cosimi, Ambrosi, Kuris, Balestri, Longhi e Citi.
Mano a mano che ottengo buoni risultati nella corsa diventano sempre più pesanti i carichi di allenamento finché mi coglie una crisi di rigetto e scopro che mi diverto molto di più quando nel poco tempo libero vado a giocare a basket all’oratorio dei salesiani. Decido di lasciare le scarpette chiodate per le Converse All Stars. Gioco due anni nel Don Bosco Livorno guadagnandomi il posto da titolare, nel ruolo di ala, in tutti i tornei giovanili disputati. A sedici anni il ritorno con la famiglia nella città natale di Trieste mi obbliga al trasferimento alla squadra della Fincantieri dove non riuscirò a giocare nemmeno una partita di campionato di prima divisione a causa dell’incidente con la moto.
Solo dopo dieci anni dall’amputazione scopro che potevo praticare sport agonistico con la federazione dei disabili e così mi tessero per l’Anshaf Trieste con la quale inizio ad allenarmi nelle specialità di lancio dell’atletica leggera, ma la vera passione è...saltare! A quel tempo non esistevano protesi dinamiche e già correre era un problema quindi via tutto e balzelloni balzelloni arrivo fino a m. 1,55!
Quasi per scherzo comincio nel 1986 provo a giocare a tennis tavolo e dimostro di avere un certo talento e così, dopo aver vinto i campionati italiani, vengo convocato l’anno dopo a quelli europei di Stoke Mandeville (GB) dove gareggio nel singolo e nel doppio non riuscendo a superare le fasi eliminatorie.
Un’altra passione che coltivo è lo sci di fondo: i primi campionati italiani a Vipiteno nel 1991 dove conquisto il titolo nazionale nella breve e nella lunga distanza. Altri titoli arriveranno negli anni successivi finché decido di dedicarmi esclusivamente all’atletica.
Sempre attratto dalla bici fin da bambino ma la passione negli anni si è sempre espressa solo con le uscite fuori porta su e giù per le colline prima in Toscana e poi nel Friuli Venezia Giulia: l'unica vera gara a Spilimbergo nel 2013 per il Campionato Italiano Paralimpico di Mountain bike.
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